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Udinese davanti alle grandi Blitz a Catania ed è Champions

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<Jocker>
view post Posted on 14/5/2012, 08:02




Friulani terzi come nel 1998 con Bierhoff e Zaccheroni: giocheranno di nuovo i preliminari come l'anno scorso. In Sicilia decidono un meraviglioso gol di Di Natale e una prodezza di Fabbrini. Gomez sbaglia un rigore
Il colpo di reni è bianconero. Volata a quattro, arrivo in discesa: in picchiata dall'Etna Francesco Guidolin non può fallire. Ha scollinato in testa, chiude in testa. L'Udinese è terza, come quella di Bierhoff e Zaccheroni del 1998. Meglio di quella: perché oggi la medaglia di bronzo in Italia vale un possibile posto nell'Europa dei grandi. L'anno scorso serviva il quarto posto e quarto posto fu: stavolta bisognava fare meglio e si è fatto meglio. Il 2-0 a Catania emette la sentenza: i friulani sono di nuovo ai preliminari di Champions League mettendosi alle spalle di Lazio, Napoli, Inter, Roma. La provincia che si fa metropoli.
sulle orme del mito — Nel 1984 un signore del calcio di nome Zico segnò una meravigliosa doppietta al Cibali: 28 anni dopo, non ha nulla di clamoroso che uno dei più "brasiliani" degli attaccanti d'Italia strappi gli stessi applausi nella stessa città. Vero, Di Natale dopo 30 secondi sbaglia un'incredibile occasione calciando a lato a tu per tu con Carrizo, ma quello che fa al 19' è meraviglioso: non tanto per il dribbling al portiere sul lancio di Domizzi, ma per il tocco morbido d'esterno destro a eludere l'intervento in scivolata di Spolli. Chapeau. Come per un colpo di tacco al volo a centrocampo ad inizio ripresa. Totò d'Europa, insomma: quella che regala alla sua squadra e quella che si è conquistato personalmente con la convocazione di Prandelli.
voglia matta — Ai di là delle magie del suo fuoriclasse, l'Udinese merita il successo semplicemente perché gioca una gara al top delle proprie possibilità attuali, mentre il Catania quasi ne asseconda le velleità andando al piccolo trotto per larghi tratti della partita. Guidolin se la prende con Basta per tutto il primo tempo, ma tutto il resto funziona, dalla diga Benatia-Danilo dietro, all'asse Asamoah-Pasquale a sinistra. Senza dimenticare Fabbrini, che magari non brilla per continuità durante i 90 minuti, ma riesce a segnare un gol spettacolare al 13' della ripresa: parte da sinistra, si accentra e calcia sul primo palo. 2-0 e gara in archivio. E senza dimenticare Handanovic, che fa il miracolo su Spolli evitando che i siciliani riaprano la partita e allungando la sua imbattibilità a cinque gare consecutive.
l'errore fatale — Reduce da una vittoria nelle ultime nove partite, il Catania chiude male davanti al proprio pubblico, che indispettito si lascia andare anche a qualche fischio. Ma senza lo squalificato Lodi, con Bergessio e Barrientos fuori per infortunio, un allenatore in partenza e nessun obiettivo vero da raggiungere, era difficile fare meglio. Per un po' i rossoazzurri ci hanno anche provato ma la loro gara è finita quando, dopo un fallo di Pereyra su Catellani, Gomez ha calciato in modo inguardabile dal dischetto fallendo il rigore del possibile 1-1. Solo l'ingresso di Suazo ha dato vivacità alla manovra, ma gli sprint dell'honduregno hanno fatto il solletico all'Udinese che ha anche sfiorato il tris con Asamoah nel finale (palo a porta vuota). E così ora Pozzo sogna di nuovo la grande Europa. Sperando che ad agosto non capiti di nuovo una corazzata come l'Arsenal tra i piedi.
 
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