| “Nessuno più grande di te”: lo striscione spunta nel box della famiglia Del Piero quando al minuto 28 della partita scudetto e partita d’addio di Alessandro Del Piero, che sul suo Facebook rilancia e ricorda tutti i suoi momenti più belli in bianconero Ore 16.20: ha segnato e giocato più di tutti con la maglia della Juventus, salutato anche dall’arbitro Gava, del tecnico avversario Colantuono, applaudito dallo Stadium in piedi, firmando un autografo ad un bambino mentre rientrava in tribuna. Con i tifosi in lacrime a urlare il coro di sempre: «Un capitano, c’è solo un capitano…» La partita si ferma per 3’ per lui: Alex del Piero chiamato in panchina da Antonio Conte, composto nella malinconia dell’attimo, la sostituzione con Simone Pepe. La palla continua a rotolare ma lo stadio chiama ancora in piedi Del Piero che sventola la sciarpa bianconera. E’ incredibile vedere le facce dure degli ultrà piegarsi in una smorfia di pianto e il suo leggero sorriso, che comprime l’emozione che ha dentro. La Sud lo chiama sotto la curva e il momento non mancherà. Seduto in panchina, con Vucinic a scherzare con lui e il suo primo tifoso, Marchisio, che pareva più emozionato di lui, finalmente due parole sussurrate: «Che bello». Ma la gente non si ferma e non si placa: si alza ancora dalla panchina, ma stavolta lo fa per spostarsi per un giro di campo improvvisato oltre i tabelloni pubblicitari. Si devono muovere gli steward, per evitare che l’entusiasmo tracimi. Del Piero va sotto la Sud e dietro la porta di Storari, mentre Bonaventura prende un palo pazzesco d’esterno. Il saluto fortissimo si conclude dopo lunghi minuti, Del Piero continua il suo giro di campo con decine di sciarpe in mano, lanciategli come fossero fiori ad un grande tenore. La moglie Sonia e il fratello Stefano si alzano, dopo 15’ non regge la sua freddezza: Alex ha le lacrime agli occhi mentre termina il giro di campo, camminando lentissimo. L’emozionante momento Del Piero si conclude alle 16.35 con un coro inequivocabile: «Grazie di tutto, Del Piero, grazie di tutto» L'ABBRACCIO AL GOL - “Niente e nessuno più grande di te”: lo striscione spunta nel box della famiglia Del Piero quando al minuto 28 della partita scudetto e partita d’addio di Alessandro Del Piero. Il destro di Alex ha appena beffato dal limite Frezzolini e mandato la Juve sul 2-0 contro l’Atalanta. Lo stadio esplode per la rete del capitano che non s’era voluto arrendere ad un infortunio al ginocchio rimediato in avvio. Dopo il gol l’abbraccio di tutta la squadra, parte il coro dello Stadium: “Un capitano, c’è solo un capitano”. DI PIU’, NIENTE - Del Piero ha postato sulla sua pagina Facebook un commovente saluto a tutto il popolo bianconero. Più di 8 scudetti. Più di una promozione dalla serie B Più di una Coppa Italia (e speriamo due) Più di 4 supercoppe italiane Più di una Champions League Più di una Supercoppa europea Più di una Coppa Intercontinentale Più del gol alla Fiorentina Più di un gol alla Del Piero Più del gol a Tokyo Più delle mie lacrime Più del gol a Bari Più di un gol al volo di tacco nel derby Più di un gol per l’Avvocato Più della linguaccia contro l’Inter Più dell’assist a David Più del gol numero 187 Più del gol alla Germania Più di Berlino Più del gol al Frosinone Più del titolo di capocannoniere in B Più del titolo di capocannoniere in A Più della standing ovation al Bernabeu Più di 704 partite con la stessa maglia Più di 289 gol Più di una punizione che vuol dire Scudetto Più del gol all’Atalanta Più di ogni record Più della maglia numero 10 con il nome Del Piero Più della fascia di capitano
Più di tutto… C’è quello che mi avete regalato in questi 19 anni.
Sono felice che abbiate sorriso, esultato, pianto, cantato, urlato per me e con me. Per me nessun colore avrà tinte più forti del bianco e nero. Avete realizzato il mio sogno. Più di ogni altra cosa, oggi riesco soltanto a dirvi: GRAZIE.
Sempre al vostro fianco Alessandro
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