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| Il presidente bianconero: «Il Milan resta il super favorito ma noi vogliamo giocarcela fino alla fine. La terza stella in caso di vittoria del tricolore? Speriamo di doverci porre il problema»
«Il Milan resta il favorito perchè è campione d'Italia. Per noi è un motivo d'orgoglio essere qui a lottare per lo scudetto. Giocheremo serenamente tutte le partite, consapevoli che al punto di partenza la critica all'unanimità aveva indicato 4-5 squadre a noi superiori. Nel caso di scudetto metteremo la terza stella sulla maglia? E' un abitudine di casa Juve affrontare problemi quando si creano. Non andiamo a fare ipotesi quando è ancora troppo presto»». Lo ha detto il presidente della Juventus, Andrea Agnelli a margine della presentazione del nuovo sponsor della squadra. Agnelli ha anche spiegato: «Non ci sono collegamenti diretti tra lo sponsor e il mercato. La nostra 'capacità di fuoco' è già stata definita da un piano industriale», escludendo quindi che la cifra sborsata dallo sponsor sarà impiegata direttamente per l'acquisto di giocatori.
«Non creiamo problematiche che non esistono sui posticipi delle ultime giornate di campionato», ha proseguito il presidente della Juventus. «Vorrei evitare che ci siano polemiche - ha aggiunto Agnelli -, abbiamo dei contratti con SKY e Mediaset da rispetta, la Lega calcio ci ha assicurato che se vi sarà la necessità ci sarà contemporaneità tra noi e Milan nell'ultima giornata».
La finale di Coppa Italia «dovrà essere una festa». È l'auspicio di Agnelli. «Si legge sui blog di un clima di tensione per quanto riguarda i biglietti, l'organizzazione . Vorrei spegnere queste voci, quella partita dovrà essere una festa, si confronteranno due squadre che mancano da tempo, l'auspicio mio e credo del presidente De Laurentiis è che vi sia un clima di grande festa».
«Conosco da 20 anni il nostro allenatore e se è vero che ha alcuni difetti, Antonio Conte ha sicuramente due valori: è una persona integra e assolutamente leale». Lo ha detto il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, in merito alla vicenda del calcio scommesse in cui è stato tirato in ballo anche il tecnico bianconero. «Sappiamo che quando c'è un lavoro della magistratura dobbiamo a tendere ad aspettare le conclusioni. Ma ci tengo affinche il sistema calcio professionistico generale faccia una profonda riflessione. Non siamo insensibili alle dinamiche che avvengono nelle procure e vigiliremo su tutte le attività».
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