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Cuore azzurro, Scozia k.o. Primo centro per Brunel

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view post Posted on 18/3/2012, 09:47




Sei Nazioni: l'Italia vince 13-6 e lascia agli avversari il cucchiaio di legno. Meta di Venditti, punti di Bergamasco e Burton e tanta sofferenza in una partita molto muscolare. Castrogiovanni uomo del match
Il cucchiaio di legno lo diamo alla Scozia. L’Italia vince 13-6 l’ultima partita del suo tredicesimo Sei Nazioni come solo il rugby azzurro sa fare: soffrendo, penando, lottando, sudando, rischiando molto più del dovuto. Ma il cuore degli azzurri ha avuto la meglio e alla fine il successo è meritatissimo: su 80 minuti si è giocato nella metà campo scozzese per almeno un’ora. In tutto questo che spettacolo lo stadio Olimpico. I tifosi italiani senza dubbio meritano dieci e lode.

SOFFERENZA — E’ il giorno dell’addio alla Nazionale di Fabio Ongaro. Così il tallonatore veneziano viene fatto entrare per primo, da solo. Parisse entra subito dopo e lo placca con un abbraccio fortissimo in mezzo al campo. Brividi col boato dei 73mila dell’Olimpico. Partita muscolare, palloni lenti e scontri feroci con difese altissime. L’Italia c’è e mette in difficoltà la Scozia su ogni punto d’incontro provando a sfondare prima con una maul, poi con una lunga serie di pick and go. E al 9’ gli azzurri guadagnano un calcio che Mirco Bergamasco piazza in mezzo ai pali per il 3-0.

E’ battaglia su ogni pallone e ai 14’ Castrogiovanni è a terra dopo un placcaggio su Ford. Due minuti per trattenere il respiro, poi il pilone, in campo con una costola ancora non a posto, si alza e va subito in mischia. Mischia che non è un punto di forza per gli azzurri. Ma la prima linea è in gran giornata in ogni azione e l’Italia è sistematicamente nella metà campo scozzese. Vecchia regola: “Stai di là, non prendi punti”. Spingi e spingi alla fine la Scozia un fallo lo fa. Per un tenuto arriva un secondo calcio al 22’, ma stavolta Bergamasco sbaglia.

LA META — Terribile voglia azzurra anche nella ripresa e l’inizio è strabordante: la palla vola da una mano all’altra, da destra a sinistra e alla fine Venditti sfonda e va in meta. Burton trasforma e si va sul 10-3. Ma la Scozia non è morta e due minuti dopo seppur in 14 guadagna un calcio da 30 metri: Laidlaw sbaglia. Ma l’Italia oggi ha una voglia pazzesca e gioca bene e si piazza nei 22 scozzesi cercando la seconda meta. Agli highlanders non resta che ricominciare a calciare per liberarsi della morsa azzurra e giocare al limite del regolamento. E infatti al 15’ Hamilton si becca un giallo per aver giocato volontariamente il pallone seppur in fuori gioco. Subito dopo è il momento della standing ovation per Ongaro, che in lacrime lascia il campo e l’Italia per sempre. Con lui fuori Barbieri. In campo D’Apice e Vosawai. Perdiamo lucidità e permettiamo alla Scozia con una serie di errori di entrare nella linea dei 22 azzurra pur essendo con un uomo in meno, fino al fallo di Zanni in touche che permette a Laidlaw di calciare per il 10-6. L’Italia si complica la vita in un match pazzesco: e proprio mentre rientra in campo Hamilton, Zanni si prende un cartellino giallo per l’ennesimo fallo: ora è l’Italia a giocare in 14.

Brunel mette forze fresche: fuori il gladiatore Castrogiovanni e Gori, dentro di nuovo Lo Cicero e Botes. Si male anche Canale: dentro Toniolatti. Mancano a quel punto 12 minuti, 7 da giocare con un uomo in meno e la Scozia che prova il sorpasso in un match tutto azzurro. In tutto questo Botes si infortuna al primo placcaggio (aveva una spalla malconcia) e l’Italia si ritrova in 13. Entra così Favaro, ma non abbiamo un mediano di mischia di ruolo: Toniolatti torna all’antico. L’Italia finisce il match precipitando nel caos mentale. La Scozia prova ad approfittare e a questo punto spinge per il sorpasso beffa. L’Italia ha un cuore grande così, tiene duro, risale, recupera Zanni e spinge spinge spinge, fino al drop del 13-6 di Burton a tre minuti dalla fine. La Scozia è disperata e deve andare in meta a tutti costi. Ma la difesa italiana è di ferro ed è sospinta da un pubblico fantastico. Fino al fischio finale. E’ fatta. S’è vinto.

ITALIA-SCOZIA 13-6
(primo tempo 3-3)
MARCATORI: p.t. 9’ c.p. Mi. Bergamasco, 35’ c.p. Laidlaw. S.t.: 3’ m. Venditti tr. Burton, 20’ c.p. Laidlaw, 37’ drop Burton.
ITALIA: Masi; Venditti, Benvenuti, Canale (dal 28’ s.t. Toniolatti), Mi. Bergamasco; Burton, Gori (dal 26’ s.t. Botes, dal 31’ s.t. Favaro); Parisse (cap.), Barbieri (dal 16’ s.t. Vosawai), Zanni; Bortolami, Geldenhuys (dal 35’ s.t. Furno); Castrogiovanni (dal 26’ s.t. Lo Cicero), Ongaro (dal 16’ s.t. D’Apice), Lo Cicero (dall’11’ s.t. Cittadini). All. Brunel.
SCOZIA: Hogg; Evans, De Luca, Morrison, S. Lamont; Laidlaw (dal 29’ s.t. Jackson), Blair; Denton, Rennie, Barclay (dal 30’ s.t. Vernon); Hamilton, Gray (dal 14’ s.t. Kellock); Cross (dal 9’ s.t. Murray), Ford (cap.), Walsh. (Lawson, Cusiter, Cuthbert). All. Robinson. ARBITRO: Alain Rolland (Irl). G.d.l.: Clancy (Irl)-Gauzere (Fra). TMO: Redmond (Irl).
NOTE: gialli: al 38’ p.t. De Luca, al 15’ p.t. Hamilton, al 25’ s.t. Zanni. Calci: Mi. Bergamasco 1/3, Burton 1/1, Laidlaw 2/4.

 
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