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Gerrans scoppia di felicità Nibali non si rassegna

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<Jocker>
view post Posted on 18/3/2012, 09:16




L'australiano re della Sanremo: "Difficile essere più felice di così". Il siciliano: "Azione studiata a tavolino. Sono soddisfatto ma anche deluso per com'è andata"
Simon Gerrans compie l’impresa che nel 2011 era stata di Matthew Goss: battere Fabian Cancellara, ancora secondo. Un trionfo targato GreenEDGE, la squadra tutta australiana che in Italia ha la base strategica (vicino a Varese). E che conferma il trend avviato proprio da Goss un anno fa: nelle Classiche i grandi - da Gilbert a Boonen, da Freire a Cavendish - stentano a imporre la loro legge. "È difficile essere più felice di così - ha detto Gerrans subito dopo l'arrivo -. Ho capito di poter dire la mia sul Poggio quando sono riuscito a stare assieme a Cancellara e Nibali. E ce l'ho fatta".
CRISI CAV — Vincenzo Nibali conquista il primo podio in una classica monumento quattro giorni dopo aver vinto la Tirreno-Adriatico. Al quarto posto, primo degli inseguitori, Peter Sagan. Quinto il tedesco Degenkolb, sesto Pozzato, settimo Oscar Freire. Nei primi 10 anche Ballan, Oss e Bennati, a rendere meno amaro il bilancio italiano di una corsa che non vinciamo dal 2006. Anche questa edizione, la numero 103, tiene fede alle aspettative. Solita fuga a innescare la prima ora di corsa a oltre 47 di media. Con il cinese Chen Ji anche gli italiani Pagani e De Negri, all’attacco insieme ad altri 6 compagni di viaggio. Il primo colpo pesante lo assesta la Liquigas-Cannondale: Agnoli, bravissimo, accelera sulle Manie accompagnato da Nibali. Ne fa le spese l’asso di cuori, Mark Cavendish, che si stacca inesorabilmente fino a rinunciare al sogno di eguagliare Binda, Merckx e Saronni, gli unici ad aver vinto la Classicissima da campioni del mondo.
L'AZIONE — Il secondo della lista, con poche colpe, è Alessandro Petacchi, partito da Milano senza la miglior condizione. Il terzo è Gilbert coinvolto in una delle cadute di giornata come Di Luca, Trentin all’arrivo e soprattutto Quintero, colombiano della Coldeportes che ha rischiato la vita nel tratto in discesa delle Manie. Sul Poggio l’azione che decide tutto: Nibali apre il gas, Gerrans si incolla alla sua ruota. Cancellara fiuta il pericolo e anticipa i tempi del suo piano. "Azione studiata a tavolino - dirà Nibali -. Terminata la discesa avevamo vento contro e le 'trenate' di Cancellara tenevano la velocità troppo alta, impedendomi qualsiasi tipo di rilancio. Poi dietro c’era Peter che in volata poteva giocarsela. Il terzo posto? Un misto di soddisfazione e delusione".
IL FINALE — In discesa due come lo svizzero e il siciliano non li prendi. E infatti sono loro a giocarsi lo sprint con il terzo incomodo, Gerrans, che in carriera ha già vinto Down Under, Giro di Danimarca e tappa di Prato Nevoso al Tour. E che ha regalato agli "aussies" il quarto, gigantesco, passo avanti nelle gerarchie del ciclismo mondiale dopo il Mondiale (2009) e il Tour de France conquistati da Cadel Evans e la Sanremo di Goss.
 
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