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27° Giornata 2011-2012 GENOA - JUVENTUS

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<Jocker>
view post Posted on 8/3/2012, 21:20




Juve, è caccia alla vittoria. A Genova emergenza difesaI grandi assenti sono Barzagli, Chiellini e, soprattutto, la vittoria. I bianconeri escono con molti dubbi dal Dall'Ara. Cinque pareggi nelle ultime sei partite sono un dato non certo confortante e contro i liguri è emergenza totale in difesa
I grandi assenti sono Barzagli, Chiellini e, soprattutto, la vittoria. La Juventus, dopo Bologna, si risveglia con un problema in più: non solo non ha conquistato i tre punti, lasciando il Milan avanti di due, ma oltre ai suoi migliori difensori ha perso pure Bonucci per squalifica e affronterà il delicatissimo match con il Genoa in piena emergenza nel reparto arretrato. Cinque pareggi nelle ultime sei partite sono un dato non certo confortante. Antonio Conte, che seguirà anche lui il match di Marassi dalla tribuna, per squalifica di una giornata, sta cercando in tutti i modi di individuarne la causa, che probabilmente non è una sola. Calo fisico, perdita di convinzione, carenza realizzativa delle punte, disattenzioni difensive (anche se il reparto arretrato bianconero è il meno battuto), sono alcune risposte. Ma a Genova il blocco più forte della squadra, appunto la difesa, praticamente non scenderà in campo, perchè tre dei suoi componenti saranno fuori causa.

ZERO ALTERNATIVE - Un problema non da poco, contro un avversario, il Genoa, che ha proprio nell'attacco il proprio punto di forza. Per fortuna di Conte, Caceres, arrivato a gennaio e buttato nella mischia solo a Bologna (aveva giocato in Coppa Italia con il Milan), si è rivelato un ottimo acquisto. Ma certo, improvvisargli un compagno di reparto come Vidal, che è un centrocampista, non è il massimo (nemmeno come altezza, "solo" 1,81), ma il tecnico non ha alternative, perché a disposizione, nel ruolo, rimane il ragazzino diciottenne della Primavera Gouano, che stasera si gioca a Torino la Coppa Italia con la Roma, ma che a Bologna il tecnico non ha ritenuto opportuno nemmeno mandare in panchina, nonostante la carenza totale di difensori. Lo stesso Vidal, eliminato dal centrocampo, toglierà a Conte un prezioso incontrista e il reparto, con Marchisio sempre a scartamento ridotto rispetto al magnifico giocatore del girone di andata, rischia di essere in ulteriore sofferenza. Ma chi soffre di più, non è una novità, è l'attacco. Il tourbillon continuo di uomini, se da una parte ne dosa meglio le energie, dall'altra non ne favorisce certo l'intesa.

IL PROBLEMA - Ogni volta che Conte cambia, fatalmente il sostituto gioca peggio del precedente, ultimo caso il Borriello di Bologna. L'acuto di Vucinic (che aveva deluso moltissimo con il Chievo e che Conte ha coraggiosamente riproposto) potrebbe avere regalato al montenegrino un pizzico di morale, ma si è trattato comunque di un gol gioiello, arrivato da una giocata estemporanea del centravanti e di Pirlo. Alla squadra servono i gol 'normalì, la finalizzazione cioè delle azioni comuni, frutto di schemi e del notevole volume di gioco prodotto, che altrimenti si rivela sterile. Nel tourbillon di attaccanti non è mai entrato (dall'inizio) Alessandro Del Piero. È difficile però che accada adesso, perchè ha completamente perso il ritmo partita. Così come Elia (per non parlare di Krasic), che si è perso nelle nebbie di Vinovo, arrivando al massimo a guadagnarsi una panchina. L'allenatore bianconero, comunque, cercherà di lavorare molto sulla testa dei giocatori, per convincerli di un concetto in cui crede: è solo una lieve flessione, superiamo in fretta il periodo grigio e torneremo a stupire.

 
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view post Posted on 10/3/2012, 14:59




Caceres: «Centrale con Vidal? No problem»
L'esterno bianconero: «Mancano grandi giocatori ma io posso giocare senza problemi al centro, l’ho già fatto altre volte»
Caceres parla ai tifosi bianconeri e lo fa direttamente da Juventus Channel per la puntata settimanale di “Filo Diretto”. L'esterno uruguaiano comincia dai ricordi: "Da quando sono andato via da qui un anno e mezzo fa, ho sempre desiderato tornare e quindi sono stato felicissimo quando c’è stata questa opportunità. Rispetto alla squadra in cui ho giocato allora sono rimasti pochi compagni, ma in questo gruppo mi trovo benissimo. Ci sono ragazzi simpatici e ottimi giocatori. Alla Juve c’è sempre un bell’ambiente".
L'EMERGENZA - Chiellini, Barzagli e Bonucci. La difesa della Juve non avrà tre pedine importante per la trasferta di Genova: "Mancano grandi giocatori – ha detto Caceres – ma io posso giocare senza problemi al centro, l’ho già fatto altre volte. Vidal? Il Mister non ha ancora deciso se giocherò al suo fianco, lui comunque ha già coperto questo ruolo in Nazionale. In ogni caso Arturo fa bene in ogni posizione in cui viene schierato e io sono pronto a giocare al suo fianco".
LA SFIDA - Con il Genoa il match non sarà semplice: "Sappiamo che sarà una partita difficile – ha concluso il sudamericano– per questo ci stiamo preparando con il massimo dell’impegno. Ma questa Juve ha la caratteristica di giocare in casa e in trasferta con la stesa convinzione e la stessa voglia di imporsi. Per questo andremo a Genova per vincere".


I convocati rossoblu
Saranno 21 gli uomini a disposizione di Pasquale Marino per la sfida contro la Juventus in programma domenica alle 15.00 al “Luigi Ferraris” di Genova. Questo l’elenco completo:

18 Alhassan, 25 Belluschi, 88 Biondini, 3 Carvalho, 27 Constant, 1 Frey, 82 Gilardino, 11 Jankovic, 19 Jorquera, 13 Kaladze, 33 Kucka, 22 Lupatelli, 20 Mesto, 24 Moretti, 8 Palacio, 7 Rossi, 31 Sampirisi, 73 Scarpi, 81 Sculli, 4 Veloso, 9 Ze' Eduardo.

C’è un solo uomo irrinunciabile nel Genoa ed è il portiere francese Sebastien Frey, presente in tutti i 26 incontri di campionato. Nettamente staccati sono i compagni di squadra, tra i quali spicca il trio straniero rappresentato da Jankovic, Veloso e Palacio, tutti a quota 21.

Il Genoa è una formazione che ha già ottenuto 6 cartellini rossi, con Kaladze (due le espulsioni e 9 i cartellini gialli), Antonelli, Moretti, Birsa e Rossi.

Il goleador della squadra è Palacio con 14 reti, seguito da Janokovic a 5, Rossi 3, Kucka, Veloso e Sculli 2, Granqvist, Mesto, Constant, Jorquera e Gilardino con 1

Ecco i giocatori più rappresentativi secondo le statistiche raccolte in campionato:
Palle giocate Veloso - Pirlo
Passaggi riusciti Veloso - Pirlo
Giocate utili Veloso – Pirlo
Palle recuperate Granqvist – Chiellini
Contrasti Mesto – Vidal
Falli subiti Palacio – Vucinic
Dribbling utili Palacio – Vucinic
Cross su azione utili Palacio – Giaccherini
Assist vincenti Gilardino – Pirlo
Tiri nello specchio Palacio – Matri

A Genova con 21 giocatori
Sono 21 i giocatori della Juventus convocati per la sfida contro il Genoa di domenica a Marassi.
Gli unici assenti sono gli infortunati Barzagli e Chiellini e lo squalificato Bonucci.
Questo l’elenco completo dei bianconeri a disposizione:

1 Buffon
4 Caceres
7 Pepe
8 Marchisio
10 Del Piero
11 De Ceglie
13 Manninger
14 Vucinic
17 Elia
18 Quagliarella
20 Padoin
21 Pirlo
22 Vidal
23 Borriello
24 Giaccherini
26 Lichtsteiner
27 Krasic
28 Estigarribia
30 Storari
32 Matri
34 Marrone

 
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view post Posted on 11/3/2012, 17:37




Una Juve immensa, ma a Genova è 0-0
A Marassi arriva ancora solo un punto per la Juventus, ma chi pensa che questa squadra sia affetta da “pareggite” vada a rivedersi la partita. Riveda il gol regolare annullato a Pepe, riveda i tre legni tre colpiti, riveda l’enormità di conclusioni tentate. Riveda tutto questo e poi tragga le sue conclusioni. E la più onesta è forse anche la meno logica, ma senz’altro la più veritiera: sfortuna pura.

Perché la Juve che ha affrontato il Genoa ha fatto di tutto per vincere e anche di più. Ha dominato il campo, ha creato una marea di occasioni, ha giocato a viso aperto infischiandosene delle pesantissime assenze. E dire che oltre agli infortunati Barzagli e Chiellini mancava anche lo squalificato Bonucci e così il 4-3-3 era scelta obbligata, così come l’arretramento di Vidal, centrale di difesa al fianco di Caceres.

Il Genoa prova subito a sorprendere l’inedita difesa, giusto il tempo di recuperare palla e di mettere Palacio in condizioni di battere a rete. Il tentativo di pallonetto è neutralizzato da un colpo di reni di Buffon. Immediato il capovolgimento di fronte, con Lichsteiner vede l’inserimento di Giaccherini e lo mette davanti alla porta, ma il tocco non è preciso. Le due occasioni nell’arco di una manciata di secondi sono il segnale che la gara sarà viva e spettacolare. Del resto i ritmi sono subito altissimi e gli spazi ampi. Pepe attacca quello giusto al 6’, ma la sua doppia conclusione è prima respinta da Biondini e poi deviata in angolo da Frey. Neanche due minuti e Vucinic cerca il gol “alla Del Piero”, con un sinistro che non trova l’angolo alto per un soffio.

Il montenegrino partendo largo dalla sinistra può attaccare l’area frontalmente e le sue giocate sono spesso efficaci: il pallone servito a Marchisio al 14’ è un gioiello, così come l’inserimento del centrocampista. La conclusione però è centrale e Frey riesce ancora a respingere.

Anche quando agisce in posizione più centrale Vucinic è comunque ispirato e riesce sempre a liberarsi e a servire i compagni. Manca la stoccata decisiva, ma la Juve è comunque padrona del campo. Il Genoa agisce di rimessa, cercando di sfruttare il talento di Palacio e Gilardino e l’ex viola arriva due volte alla conclusione, mettendo alto in entrambe le occasioni.

La mole di gioco dei bianconeri va spesso a sbattere contro il muro rossoblu eretto al limite dell’area. Pirlo prova allora il destro da lontano, mancando la porta di poco e anche la sua punizione non va a segno. Vucinic ispira ancora Matri, per l’ennesimo tiro ribattuto dalla difesa, fugando ogni dubbio residuo sul fatto che la Juve meriti il vantaggio.

Il campo in pessime condizioni non aiuta il gioco palla a terra della squadra di Conte, costretto a soffrire in tribuna, ma i bianconeri riescono comunque ad arrivare spesso in area. Più difficile arrivare al tiro senza trovare le barriere di un Genoa arroccato in difesa. E quanto i liguri vengono superati, ci si mettono anche i legni: Vucinic di testa colpisce prima la traversa e poi il palo, poi Pepe, imbeccato da Pirlo, da due passi, tocca a colpo sicuro, ma colpisce il montante.

Pirlo prova ancora il destro da fuori area, ma Frey toglie il pallone dall’incrocio, mentre Buffon respinge un sinistro insidioso di Kaladze. Il portiere genoano si supera anche sul siluro di Marchisio al 25’e la porta rossoblu comincia davvero a sembrare stregata.

A maggior ragione quando Pepe va in gol sull’assist di Vucinic, ma Rizzoli annulla per un fuorigioco a dir poco dubbio. E’ l’ultima azione per l’esterno romano, che lascia il posto a Elia.

Il Genoa in avanti fa poco o nulla, ma quando arriva alla conclusione Buffon viene sempre impegnato. Il suo riflesso al 30’ sulla punizione di Kucka è da autentico fuoriclasse. Alessio le prova tutte per vincere e manda in campo Del Piero che rileva Matri. Si passa allora al 4-4-2, almeno fino all’ingresso di Borriello per Giaccherini, ma c’è poco da fare. E’ una gara maledetta, di quelle in cui il pallone non vuole saperne di entrare. E allora non rimane altro che incassare il pareggio, ma senza avere davvero nulla da rimproverarsi. Perché se fosse finita in goleada, sarebbe solo stato il giusto premio alla magnifica gara giocata dai bianconeri.

GENOA-JUVENTUS 0-0

GENOA

Frey; Rossi, Carvalho, Kaladze, Moretti; Jankovic (16’ st Constant), Kucka, Biondini (43’ st Bellusci), Sculli (1’ st Mesto); Gilardino, Palacio.
A disposizione: Lupatelli, Veloso, Zé Eduardo, Jorquera.
Allenatore: Marino.

JUVENTUS
Buffon; Lichtsteiner, Caceres, Vidal, De Ceglie; Giaccherini (43’ st Borriello), Pirlo, Marchisio; Pepe (26’ st Elia), Matri (31’ st Del Piero), Vucinic.
A disposizione: Storari, Marrone, Padoin, Quagliarella.
Allenatore: Conte (squalificato, in panchina Alessio).

ARBITRO: Rizzoli

ASSISTENTI: Cariolato, Marzaloni

QUARTO UFFICIALE: Valeri

AMMONITI: 19’ pt Kucka, 37’ pt Pepe, 40’ pt De Ceglie, 14’ st Jankovic, 22’ st Moretti
 
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