| Con il Siena, reti congelate Alla Juventus non è bastata una ripresa giocata con il coltello tra i denti per avere ragione di un Siena guardingo e tenace che, difendendosi con estrema attenzione per 90 minuti, è riuscito a ottenere un pareggio prezioso per la sua classifica. molto meno per quella dei bianconeri
I toscani rappresentavano il primo ostacolo del ciclo terribile di cinque partite in 13 giorni e la truppa di Conte le ha provate davvero tutte per superarlo, ma ha forse iniziato un po’ troppo tardi a “martellare” con la consueta veemenza.
In effetti l’approccio alla gara non è forsennato, con i bianconeri che tengono comunque saldamente in mano il gioco, in attesa dell’occasione giusta per colpire. Il Siena, a onore del vero, ne concede ben poche e allora si prova dalla distanza. Vidal al 16’ scalda i guantoni di Pegolo con un destro potente, ma centrale. Poco dopo il cileno combina bene con Lichtsteiner che va al cross pescando Vucinic a centro area. Il montenegrino però controlla male, perdendo il tempo per la battuta. Situazione analoga al 30’, anche se questa volta il traversone arriva dalla sinistra ad opera di De Ceglie e a mancare la conclusione è Matri. L’occasione più ghiotta arriva al 34’, con l’ormai nota combinazione Pirlo-Lichtsteiner: il lancio è come sempre millimetrico, ma sul tocco al volo dello svizzero, Pegolo vola e alza sopra la traversa.
Al 38’ finisce la partita di Pepe, sostituito da Giaccherini, ma il ritmo rimane troppo basso per creare problemi all’organizzazione tattica dei toscani. Nella ripresa la Juve cerca allora di spingere sull’acceleratore, alzando il pressing. Si assiste così, nei primi cinque minuti, ad un sinistro di Matri dal limite, fuori di poco, e a un colpo di testa di Vucinic, bloccato da Pegolo.
Ben presto è assedio: Marchisio ci prova dai 16 metri, ma il suo esterno destro viene deviato in angolo, poi è Pegolo a divenire protagonista, prima sul colpo di testa di Chiellini, poi sulla punizione di Pirlo, quindi sulla deviazione di Matri. Il Siena alza le barricate e per scardinarle Conte manda in campo Borriello per Vucinic. Vidal cerca il rasoterra dalla distanza, calciando però centralmente, mentre Borriello corregge di testa un cross di Marchisio, mettendo a lato. Che i bianconeri meritino il vantaggio è evidente e Conte prova a inserire forze fresche, con Quagliarella al posto di Matri. A cinque minuti dal 90’ episodio dubbio in area senese: il cross di Chiellini viene stoppato con un braccio da Vergassola, ma Peruzzo lascia correre. Dalla parte opposta, in una delle rare proiezioni offensive dei toscani, Reginaldo va al tiro dal limite e Buffon non riesce a trattenere. Sul pallone si avventa Gazzi, che spedisce però alle stelle. Sarebbe stato clamoroso subire il gol, visto già quanto suona beffardo il tiro alto di Giaccherini, o quello di Chiellini parato da Pegolo, in pieno recupero.
Finisce a reti bianche, e con la Juve ancora sola in vetta ma con la sensazione di aver sciupato una ghiotta occasione di allungare il passo sul Milan, fermato a San Siro dal Napoli.
JUVENTUS
Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, De Ceglie; Vidal, Pirlo, Marchisio; Pepe (38’ pt Giaccherini), Matri (31’ st Quagliarella), Vucinic (16’ st Borriello) A disposizione: Storari, Bonucci, Marrone, Del Piero. Allenatore: Conte
SIENA Pegolo ; Vitiello, Rossettini, Terzi, Del Grosso; Giorgi (24’ st Reginaldo), Vergassola, Gazzi, Brienza; Destro (28’ st Parravicini), Calaiò (11’ st Gonzales) A disposizione: Farelli, Rossi, Contini, D'Agostino. Allenatore: Sannino
ARBITRO: Peruzzo ASSISTENTI: Petrella, De Luca QUARTO UFFICIALE: Guida
AMMONITI: 27’ st Pegolo, 29’ st Barzagli, 38’ st Borriello, 47’ st Chiellini, 49’ st Parravicini
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