| Dominio Yamaha nel primo giorno di test della MotoGP: lo spagnolo batte di 3 decimi la Honda di Pedrosa e di 7 la Ducati di Valentino Rossi, quinto. Infortunio per Stoner che non gira, Dovizioso stringe i denti ed è sesto
E' Jorge Lorenzo il pilota più veloce nei primi test ufficiali invernali della MotoGP. Il pilota della Yamaha sulla pista malese di Sepang ha girato in 2'01''657 ma il suo tempo, il migliore nelle 30 tornate effettuate, non ha potuto essere confrontato con quello del suo grande rivale, Casey Stoner: l'australiano della Honda si è procurato uno strappo alla schiena mentre si metteva la tuta prima di scendere in pista e ha totalizzato solo un giro, prima di arrendersi al dolore. Il secondo posto è stato così appannaggio dell'altro pilota della honda, Dani Pedrosa: lo spagnolo ha girato 346 millesimi più lento del yamahista, totalizzando anche molte più tornate: ben 48. Ottimo terzo tempo per il compagno di squadra di Andrea Dovizioso, Cal Crutchlow, che si pone a 564 millesimi nonostante disponga di una Yamaha satellite, quella del team Tech3, mentre Ben Spies con la seconda M1 ufficiale deve arrendersi per soli 13 millesimi al collega britannico.
VALENTINO RECUPERA – Alle spalle di Spies, distanziato di un decimo e mezzo e di 735 millesimi dalla vetta, c'è Valentino Rossi: il pesarese con la Ducati definitiva GP12 ha faticato un po' all'inizio, quando in mattinata i suo tempi non erano inferiori al 1''2 rispetto a Lorenzo e dunque in linea con l'anno passato. Poi il ducatista ha incrementato in ritmo, guadagnando cinque decimi sul tempo finale: il suo distacco lo pone certamente più vicino alla vetta, ma c'è molto da lavorare alla scuderia bolognese. Alle spalle di Valentino (che sfoggiava il casco di Marco Simoncelli come omaggio all'amico scomparso su questa pista lo scorso ottobre) si è piazzato un altro italiano, Andrea Dovizioso, con la Yamaha Tech3: il forlivese, dolorante alla spalla a tre settimane dalla frattura alla clavicola, ha chiuso a 1''094 da Lorenzo e a circa mezzo secondo dal compagno di squadra, ma la sua prestazione non è particolarmente indicativa in quanto il suo stato di forma è certamente precario.
HAYDEN CE LA FA – Tra gli infortunati eccellenti, ce l'ha fatta a salire in sella l'altro ducatista, Nicky Hayden: malgrado la frattura alla scapola l'americano ha chiuso decimo a 1''4 dalla vetta, preceduto da Hector Barberà della Pramac, dal collaudatore della Yamaha Katsuyuki Nakasuga e da Alvaro Bautista con la Honda del team Gresini. Staccato di 2'', alle spalle di Hayden, un esordiente in MotoGP, il campione del mondo della Moto2 Stefan Bradl con la Honda LCR, mentre alle sue spalle si sono piazzate le due Ducati, quella del team Cardion di Karen Abraham e quella da test di Franco Battaini, collaudatore della casa di Borgo Panigale, che ha chiuso a 3''3. Poi il tempo di Casey Stoner a oltre 5'', seguito dalle meno prestazionali moto CRT di Colin Edwards della NGM Forward (che ha chiuso a 6''5 di ritardo) e dalle Avintia-BQR di Jordi Torres e Ivan Silva: per loro due oltre 9'' sono i secondi di ritardo da Lorenzo
|
