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L'Uruguay supera 1-0 l'Italia.

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view post Posted on 15/11/2011, 23:00




Prandelli: Risultato ingiustoAll'Olimpico finisce 1-0 per i sudamericani, gol in avvio con Fernandez. Gli azzurri non perdevano dalla sfida con la Costa d'Avorio dell'agosto 2010, gara d'esordio del commissario tecnico
L'aveva quasi dimenticato, Prandelli, cosa significa perdere alla guida dell'Italia. Era dall'esordio, contro la Costa d'Avorio, che gli azzurri non uscivano sconfitti dal campo. Quindici mesi fa era un'amichevole, come quella di stasera, e finì 1-0, come stasera. Ma in mezzo c'è una qualificazione agli Europei ottenuta senza passi falsi e una Nazionale ricostruita dalle macerie di un Mondiale fallimentare e riportata ad alti livelli con il gioco e con i giovani. La vittoria dell'Uruguay all'Olimpico, maturata grazie ad un gol quasi immediato del piccolo Fernandez, è una chiusura di un cerchio azzurro che si mette alle spalle la rinascita e si proietta ad un'altra realtà: quella della Polonia, dell'Ucraina e di un Europeo da vivere da protagonisti, e insieme la nuova probabile sfida del ct Prandelli chiamato a reinventare l'attacco azzurro per le lunghe assenze di Cassano e Rossi.

FERNANDEZ GELA GLI AZZURRI - Azzurri in campo con la nuova maglia: non porterà fortuna. Buffon fa 112 e aggancia il mito Zoff, con Pirlo che silenzioso entra nei top ten delle presenze azzurre. In campo fiducia a Balotelli e chance per il romanista Osvaldo, per la prima volta titolare in Nazionale e nel suo stadio. Pronti, via e Supermario frettoloso divora un'ottima occasione lanciato da De Rossi. Cambio di area e arriva il lampo dell'Uruguay: percussione dell'ex juventino Caceres e cross che il semisconosciuto Fernandez, piccolo partner d'attacco del Matador per i ko di Suarez e di Forlan, gira in rete con estrema facilità dimenticato da Ranocchia nel silenzio dello stadio che si attendeva ben altra partenza.

BALOTELLI PRESO DI MIRA - Attutito il colpo dello svantaggio, l'Italia prova a reagire cercando sfogo al gioco sulle fasce o dalle verticalizzazioni improvvise di De Rossi e Marchisio. Cresce, in maniera un po' confusa, la coppia Osvaldo-Balotelli, quest'ultimo che prima ci prova da fuori con una sassata e poi viene abbattuto da un tackle durissimo di Alvaro Pereira, secondo ammonito dopo Caceres: temperamento sudamericano che non scende neanche in amichevole. Sull'azione Montolivo cicca l'assist di Marchisio a centroarea. Mai comunque l'Italia si rende davvero pericolosa, nonostante il pallino del gioco, fino al 35' quando Osvaldo svetta su un corner di Pirlo e incrocia di testa, sfiorando il palo di Muslera. E' un segnale importante per gli azzurri, che continuano a sbattere contro un Uruguay chiuso, blindato e soprattutto tignoso: Supermario ne fa le spese, vittima preferita dei sudamericani, e si alza il terzo cartellino giallo, stavolta per Lugano. Lo scambio di provocazioni tra il nostro numero 9 e Rios è una camomilla, ripensando alle bizze a cui ci aveva abituato. Maturato, Balotelli, e anche pericoloso a cinque minuti dal termine con una girata di sinistro prima e un colpo di testa alto a seguire. La stizza gli fa tirare un calcio al palo, l'Olimpico risponde a suo modo, caricandolo. Nel frattempo arriva il quarto giallo, per Cavani che alza i gomiti due volte su Ranocchia, e dovrebbe arrivare anche un cartellino...arancione a Godin, per il fallaccio da dietro su Balotelli ignorato da Pereira Gomes. Ma al fischio è l'Uruguay ad essere ancora in vantaggio, e allora Prandelli cambia: Pepe si scalda, spazio al 4-3-3: sarà Montolivo a restare negli spogliatoi.

L'ITALIA SI SPINGE FINO AL 4-2-4 MA NON BASTA - Cambia anche Tabarez, fuori Lugano per Coates, tatticamente non cambia nulla. Mentre la nuova Italia si registra in campo, Buffon neutralizza un colpo di testa di Cavani. Poi, passati i primi minuti, gli azzurri tornano a spingere e sull'asse Maggio-Pepe impegnano severamente Muslera. L'esterno del Napoli suona la carica con le sue sgroppate, al 13' paga lo sforzo con una conclusione sballata in piena area. Con Pepe in avanti l'Italia acquista pericolosità e profondità, Prandelli prova la freschezza di Matri negli ultimi 25', al posto di un Osvaldo nervoso per non essere riuscito a segnare davanti al suo pubblico, azzurro e giallorosso insieme. Ma contro c'è Cavani, che conclude a botta sicura a pochi metri da Buffon: solo la barriera di un compagno di squadra toglie al centravanti un gol già fatto. Manca un quarto d'ora, ultimi assalti azzurri: Muslera miracoloso su Balzaretti, Cavani sfiora il clamoroso autogol sull'azione seguente. Il forcing azzurro continua e ottiene l'espulsione di Pereira, per un ingenuo fallo di mano su cross di Maggio. E allora Prandelli ci prova fino all'ultimo, fuori Marchisio per Pazzini e un 4-2-4 pesante alla ricerca del pareggio, con Pepe e Balotelli punte esterne e i soli Pirlo e De Rossi a centrocampo. Finale con scintille Chiellini-Cavani, antipasto del Napoli-Juve che verrà, e un fischio finale dopo cinque minuti di recupero. Prandelli commenterà a caldo: «Abbiamo fatto un’ottima partita contro un'ottima squadra: risultato ingiusto. Abbiamo cercato di recuperare e abbiamo avuto buone opportunità: bastava un niente per andare in goal e abbiamo cercato di pareggiare fino all’ultimo con grande carattere». Appuntamento al 2012. Quando i risultati conteranno sempre di più.

 
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