Alex Del Piero World© Forum

Leo, ecco il primo "titulo" La Coppa Italia è dell'Inter

« Older   Newer »
  Share  
<Jocker>
view post Posted on 30/5/2011, 07:25





La doppietta di uno strepitoso Eto'o e il gol di Milito condannano il Palermo, che ha lottato fino all'ultimo. Finisce 3-1 tra le lacrime di Miccoli e Delio Rossi
In the name of Mou. Leonardo centra la prima vittoria della sua carriera di allenatore con una prestazione molto mourinhana della sua Inter. E’ sua la Coppa Italia, Palermo sconfitto: obiettivo centrato con una squadra coperta, attenta, pronta a ripartire in modo letale grazie alle verticalizzazioni immediate di Sneijder. Tre a uno, due gol di Eto’o, ciliegina finale di Milito, e poi tanta attenzione dietro. C’è sempre una gamba di un interista in area ad anticipare una conclusione a botta sicura. C’è sempre un uomo a centrocampo che prova a non perdere d’occhio Pastore, nelle sue serpentine. L’Inter torna a vincere, chiude la stagione con un’altra coppa alzata da capitan Zanetti, e spegne i sogni di un Palermo pronto a scrivere la storia davanti a 40mila tifosi arrivati dalla Sicilia. I rosanero interpretano la gara da grande squadra ma senza trovare la "grande" conclusione: alla fine si meritano gli applausi dei tifosi.
ETO’O DICE TRENTASETTE — Samuel Eto’o, who else? Chi altro, se non il re dei bomber della stagione nerazzurra? Solo la traversa nel finale gli nega il record storico con l’Inter, ma realizza il suo personale. E’ ancora lui a indirizzare e decidere la gara con una doppietta, tutta di destro, tutta di diagonali perfetti, uno partendo da sinistra, uno da destra. A indirizzare il Re Leone (che esulta ancora con le buste della spesa) ci pensa Wesley Sneijder, con due assist, due filtranti in diagonale. Il primo al 26’ lo lancia sulla corsa sulla sinistra, tagliando fuori Cassani. Il secondo gli spalanca la via del gol al 31’ della ripresa, dopo un pallone recuperato a centrocampo da Pandev. Poi, dopo il 3-1 di Munoz (di testa su corner), ecco la firma di Milito, quasi a dire che i problemi di una stagione difficile vanno in archivio, e che l’Inter può ripartire da qui.
SNEIJDER E EQUILIBRIO — L’importanza di chiamarsi Wesley. Wesley Sneijder, per la precisione: l’olandese non è al meglio, spesso è dolorante, dopo un quarto d’ora ha bisogno del primo intervento dei medici sul polpaccio. Ma c’è, e si sente: suo l’assist per l’1-0, sua una punizione pericolosa, suo un tiro a giro che meritava il gol, sue sembrano le idee migliori di un’Inter schierata con un 4-3-1-2 che ha il merito di coprire bene il campo. Mercato permettendo, si può ripartire da qui, dalla certezza Nagatomo (anche a questi livelli), da un centrocampo tornato a fare filtro, da un tecnico che ha avuto l’umiltà di imparare e cambiare strada facendo.
PALERMO, COMUNQUE APPLAUSI — Anche il Palermo ha buone basi, e le ha messe in mostra. Delio Rossi si gioca la velocità di Hernandez per provare a scardinare la difesa interista. L’uruguaiano è attivo, è pericoloso (una conclusione al 1’, una al 43’), ma non trova la rete. Il 4-3-2-1 del Palermo funziona fino ai sedici metri, poi qualcosa si inceppa: c’è sempre un attimo di ritardo. Esemplare la quadrupla occasione del 33’, quando in quattro, appunto, mancano il tiro vincente. Dietro, Rossi perde presto Goian, sostituito da Carrozzieri, mentre Balzaretti si sobbarca il doppio compito: chiusure e percussioni da ala pura. Sotto 1-0, dopo un’ora i siciliani passano al 4-2-3-1, inserendo Miccoli. Il capitano crea l’occasione più nitida, con un colpo di testa su cui si supera Julio Cesar. Il gol arriva troppo tardi, a Roma i rosanero non fanno la storia, ma la medaglia di consolazione stavolta è un premio. Ne servirebbero altre 40mila per i tifosi.
 
Top
0 replies since 30/5/2011, 07:25   5 views
  Share