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SPETTACOLO

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PAZZA_DI_ALEX
view post Posted on 30/8/2010, 20:56




Niccolò Fabi ricorda la figlia
Un grande concerto per Lulù

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Claudio Baglioni, Pacifico, Roy Paci ed Enrico Ruggeri sono tra le novità del cast di "Parole di Lulù", l’evento organizzato da Niccolò Fabi che inizia dalle ore 15 al Casale sul Treja, vicino Roma. Una numerosa schiera di amici musicisti per un grande concerto di compleanno, per ricordare la figlia Olivia morta lo scorso luglio.


L'evento è mirato per una raccolta fondi destinata alla ricostruzione dell’ospedale pediatrico di Chiulo, in Angola. Il concerto è gratuito e aperto a tutti, non sono necessari biglietti d’ingresso. Il cast dei partecipanti preannuncia ore di musica (l’inizio del concerto è previsto per le ore 15 e si andrà avanti fino alla mezzanotte) all’insegna dell’imprevedibilità, tra jam session e duetti.

Gli artisti che finora hanno confermato la loro presenza sono: Manuel Agnelli, Roberto Angelini, Awa Ly, Claudio Baglioni, Luca Barbarossa, Paolo Belli, Samuele Bersani, Alex Britti, Collettivo Angelo Mai, Marco Conidi, Pier Cortese, Simone Cristicchi, Teresa De Sio, Stefano Di Battista, Cristina Donà, Elisa, Marco e Claudio Fabi, Alberto Fortis, Roberto Gatto, Max Gazzé, Mauro Ermanno Giovanardi, GnuQuartet, Lorenzo Jovanotti, Fiorella Mannoia, Franco Mussida, Neri Marcoré, Rita Marcotulli, Pino Marino, Mokadelic, Gianni Morandi, Roy Paci, Pacifico, Pilar, Danilo Rea, Marina Rei, Enrico Ruggeri, Olivia Salvadori e Sandro Mussida, Samuel e Boosta, Giuliano Sangiorgi, Daniele Silvestri, Cecilia Syria, Tosca, Paola Turci, Paolo Vallesi e i Velvet.

Ci sarà un’offerta libera in favore dell’attività dei Medici con l’Africa Cuamm con una donazione al progetto dell’ospedale di Chiulo, unica struttura della provincia del Kunene ad aver fornito assistenza sanitaria durante la guerra in Angola. Il progetto intende potenziare i servizi sanitari dell’ospedale di Chiulo e, in particolare, migliorare la qualità dell’assistenza e la cura dei bambini. Anche chi non potrà partecipare può contribuire al progetto collegandosi sul sito.

INFORMAZIONI - Sul sito si potranno trovare, oltre agli aggiornamenti sull’evento, anche tutte le informazioni per accedere all’area. Per arrivare da Roma, con i mezzi pubblici dal capolinea Cotral di Saxa Rubra; in auto, dal GRA, uscita 5 Cassia Veientana e proseguire in direzione Viterbo fino all’uscita per Mazzano Romano. C’è un’ampia disponibilità di parcheggi nella zona, segnalati all’uscita della Cassia. All’interno dell’area sono stati allestiti punti di ristoro.


 
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PAZZA_DI_ALEX
view post Posted on 31/8/2010, 15:39




Commozione per "Parole di Lulù"
Il live di Fabi per la figlia scomparsa

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Jovanotti che canta con Giuliano Sangiorgi, Max Gazzè con Paola Turci, ma anche Elisa e Samuele Bersani, hanno incorniciato una giornata speciale. Lorenzo è stato uno dei protagonisti di "Parole di Lulù", il concerto che Niccolò Fabi ha organizzato al Casale sul Treja, vicino Roma, per ricordare la figlia - morta lo scorso luglio - che avrebbe compiuto due anni. Un'idea che ha coinvolto decine di musicisti, alcuni dei quali suoi amici storici.


E tra l'altro alla solidarietà era legato questo evento con una raccolta di fondi a favore del Cuamm, una ong che lavora in Africa e che sta portando avanti un progetto per un'ospedale pediatrico in Angola.

Jovanotti ha proposto tra l'altro una versione reggae de "La donna cannone", il classico di Francesco De Gregori che lui ha definito "una splendida canzone sulla sparizione". C'era un'atmosfera unica per un evento che ha mobilitato la musica italiana che, come ha detto Elisa, si è fatta coinvolgere per un concerto dove "c'erano tanti sentimenti". Anche Claudio Baglioni è salito sul palco per cantare una versione acustica di "Strada facendo". A presentarlo è stato proprio Niccolò Fabi che ha ringraziato tutti quelli che hanno partecipato, compresi gli oltre diecimila spettatori che hanno intasato le strade che portano al bosco.

Syria è stata protagonista sul palco accompagnata da Mauro Ermanno Giovanardi, ex frontman dei La Crus. Insieme hanno eseguito il brano del gruppo milanese "Dentro me". Momento d'emozione quando la cantante ha esposto un cartellone colorato a matita con la una scritta a Lulù piena di fiori e farfalle.

La musica è cominciata intorno alle 15: il primo a salire sul palco è stato Roberto Angelini, mentre Stefano Di Battista e Rita Marcotulli hanno dimostrato la capacità dei jazzisti di adattarsi a qualunque situazione. Proprio Di Battista prima di iniziare la performance ha dichiarato: "Oggi il cuore batte molto forte e volevo chiedervi 30 secondi di silenzio prima dell'esecuzione dei nostri due brani per percepire l'atmosfera e portarla con voi per sempre". Samuele Bersani ha fatto ascoltare "Chicco e spillo" e "Giudizi universali", Gianni Morandi "Vita", "C'era un ragazzo" e "Scende la pioggia".

Neri Marcorè e Luca Barbarossa hanno portato un angolo di cabaret cantando "Senza Fini" con Marcorè che imitava la voce del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Tra le esibizioni quelle di Enrico Ruggeri con "Il mare d'inverno", Fiorella Mannoia che insieme a Danilo Rea e Stefano Di Battista ha cantato "Sally" e "Oh che sarà".

Ma tra gli artisti che sono venuti qui a ricordare Lulù ci sono anche Elisa, Daniele Silvestri, Manuel Agnelli, Samuel e Boosta dei Subsonica, Marina Rei e Paola Turci, Simone Cristicchi, gli Zero Assoluto e tanti altri in un clima informale e legato all'improvvisazione e all'emotività.


 
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PAZZA_DI_ALEX
view post Posted on 31/8/2010, 21:14




Fabri: "I cantanti? Sono escort!"
Il rapper presenta "Controcultura"


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Sono passati due anni da "Bugiardo" e Fabri Fibra ha tante cose da raccontare nell'album "Controcultura" che esce il 7 settembre. Ecco gli "Escort" ossia "i cantanti che si fanno pagare per cantare il nulla", Fabio Fazio e la sua "televisione noiosa", Laura Chiatti oggetto del desiderio e se Francesco Facchinetti dice "Fibra scrive cazza..." lui risponde: "Il talento non è di famiglia, continuasse a condurre i suoi programmi del ca..o".

Perché hai sollevato un polverone su Marco Mengoni in "Non ditelo", nel disco "Quorum" che hai distribuito gratis a luglio?
Ho notato che la televisione italiana dà l'idea che ci sia molta tolleranza nei confronti del mondo gay, ma la realtà non è così. Mi è capitato di leggere i giornali che raccontavano di pestaggi per strada contro gli omosessuali. Secondo me, certi personaggi come Mengoni dovrebbero parlare apertamente anche della loro sessualità perché così 'educano' e veicolano un messaggio di normalità ai fan e non solo, come è giusto che sia.

Cosa ti ha colpito dei fan di Mengoni che ti hanno scritto?
Inizialmente una certa aggressività ma poi parlandoci mi sono accorto che era solo un modo per provocare. Si può parlare con tutti ma oggi manca la controcultura, ossia la voglia di scontrarsi ma ascoltando uno le ragioni dell'altro.

Insomma c'è poco coraggio in giro?
Direi proprio di sì. Sento di essere un artista in controtendenza rispetto a quello che si sente in giro, al di là che sono il rapper italiano che ha venduto di più, ma poi faccio nomi e cognomi per chiarire subito il concetto di quello che voglio dire. Senza giri di parole o omettendo, per timore di chissà cosa, riferimenti precisi.

Ti riferisci ai tuoi colleghi?
Per me sono escort proprio come la canzone del disco. I cantanti italiani di oggi vengono pagati profumatamente dalle major per non dire assolutamente nulla. Magari trovi una copertina glam, accattivante, ma poi se ascolti le canzoni non trovi niente e tutte le canzoni del disco sono uguali tra loro.

Te la prendi anche con la televisione...
E' tutta omologata, una noia pazzesca. Proprio come i programmi di Fabio Fazio. Ho visto Ligabue che gli raccontava di tingersi i capelli perché le rockstar fanno così. Sì, ma che noia Fazio... Invita Morgan per farti raccontare quante volte fumava la cocaina, invece!

In "Qualcuno normale" rappi "odio i figli dei Pooh e di Pà". Francesco Facchinetti aveva dichiarato - sempre in merito al caso Mengoni - "Fibra scrive cazza..". Duello a distanza?
Io dico solo che il talento non è di famiglia e se in questa casa discografica (la Universal, ndr) hanno tolto la foto col suo disco, sostituendola con me - che ho venduto molto di più di lui - vorrà dire qualcosa. E poi continuasse a fare il bravo presentatore dei suoi programmi del ca..o. Ma forse lui si è sentito punto dal momento che sa benissimo come vanno le cose nei talent show. Alla fine non è tutto questo bel circo che ci vogliono far credere. Ne sanno qualcosa gli Aram Quartet che ho incontrato e che mi hanno raccontato delle cose...

Ce n'è anche per Laura Chiatti in "Vip in trip", come mai prendi di mira l'attrice?
In realtà la conosco e ci stimiamo. E' solo un pretesto per raccontare come la televisione propini modelli di vita secondo cui se sei ricco e famoso allora le ragazze ti calcolano. E devo dire che alla fine è vero. Quando stavo a Londra a fare l'operario vedevo in tv queste belle ragazze, come Laura, e pensavo che se non fossi stato ricco e famoso non mi avrebbero mai calcolato. Poi quando ho avuto successo dopo la pubblicazione di "Applausi per Fibra" le cose sono cambiate, tutte mi cercavano. Insomma denuncio un malcostume imperante di questi tempi.

 
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PAZZA_DI_ALEX
view post Posted on 12/9/2010, 18:47




Cinema, morto il regista Chabrol
Si è spento a Parigi all'età di 80 anni

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Il mondo del cinema piange il regista francese Claude Chabrol. A riferire alla stampa della morte del regista è stato un collaboratore del sindaco di Parigi, Bertrand Delanoe. Figlio di un farmacista, Chabrol era nato nella Capitale francese il 24 giugno 1930. Animatore della nouvelle vague, diresse film come Un affare di donne, Una morte di troppo, Il buio nella mente e Grazie per la cioccolata. Nel 2009 aveva ricevuto a Berlino il premio alla carriera.

Dopo la morte di Francois Truffaut nel 1984 e di Erich Rohmer pochi mesi fa, insieme a Jean-Luc Godard, Chabrol era in effetti uno degli ultimi rappresentanti di questa tendenza sorta cinquant'anni fa. Critico impietoso della borghesia francese e delle sue ipocrisie oltre che scandagliatore delle ambiguità dell'anima umana, nonché grande ammiratore di di Alfred Hitchcock, Chabrol ha all'attivo oltre 60 film.

Cominciò a lavorare nel 1953 per la rivista specializzata "Cahier du Cinema". Solo cinque anni dopo siglava il primo lungometraggio, "Le Beau Serge" del 1957, citato come capostipite della futura Nouvelle Vague. Del 1958 è "I cugini", poliziesco che rivela forti influenze di Hitchcock e gli frutta l'Orso d'Oro al Festival del cinema di Berlino. Seguono produzioni più commerciali e costose, come "A doppia mandata" (1959), "Landru" (1962), "Le più belle truffe del mondo" (1963), "Les Biches - Le cerbiatte" (1967).

Più intensi i film successivi, come "Stephane, una moglie infedele" (1968) e "Ucciderò un uomo" (1969). Con "Il Tagliagole" Chabrol avvia una serie di sette film conclusasi con "Sterminate Gruppo Zero" (1973) e conta film celebri come "Dieci incredibili giorni" (1971) e "L'amico di famiglia" (1973). Tra le pellicole più famose, già nella piena maturità artistica di Chabrol, è "Un affare di donne" (1988), che vede impegnata una delle sue attrici preferite, Isabelle Huppert, e poi "Madame Bovary" (1991) e "Grazie per la cioccolata" (2000). L'ultimo film, presentato lo scorso anno al Festival di Berlino, è stato "Bellamy".

 
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3 replies since 30/8/2010, 20:56   159 views
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