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| Mondiali: un mese di parole Dagli insulti di Anelka alle sparate di Melo
Un mese di parole, oltre che di partite, gol, parate, papere ed esultanze. Un mese di proclami e di dichiarazioni, alcuni dei quali poi clamorosamente smentite. Che a leggerle e ad ascoltarle a distanza di tempo non possono non suscitare ilarità. Ne abbiamo ricordare alcune: dagli insulti del francese Anelka al suo ct Domenech, alle 'sparate' di Felipe Melo, all'eccessiva fiducia di Lippi, alla 'spacconeria' di Cristiano Ronaldo.
NICOLAS ANELKA "Vai a farti f..., figlio di p...". E' il dolce invito rivolto dall'attaccante francese a Domenech nell'intervallo della partita persa contro il Messico.
CRISTIANO RONALDO "I gol sono come i barattoli di ketchup, spremi, spremi e non vedi nulla e poi la salsa arriva di botto". Bilancio del portoghese: un gol nel 7-0 contro la Corea del Nord.
MARCELLO LIPPI "Questa Italia farà ricredere gli scettici". Il ct azzurro alla vigilia dell'esordio contro il Paraguay. Italia eliminata al primo turno.
IVAN ZAMORANO "Lippi è un vincente e sa come fare il bis...". Vedi sopra.
ALBERTO GILARDINO "Sarò capocannoniere". L'attaccante azzurro torna a casa con zero gol.
VINCENZO IAQUINTA "Io e Gilardino, che coppia...". Un gol in due.
FELIPE MELO "Nel Brasile sì che ti aiutano. Giocare qui è bello. C'è allegria e siamo tutti amici". Gli errori dello juventino sono costati alla Seleçao l'eliminazione contro l'Olanda.
DIEGO MARADONA "Dio ci vuole in finale". Era la vigilia della sfida contro la Germania. Verdetto: 4-0 per i tedeschi.
LUIS FABIANO "Sul secondo gol ho toccato la palla con la mano ma è stato involontario, è stata la mano di Dio". Il brasiliano dopo la doppietta alla Costa d'Avorio.
OSCAR TABAREZ "I miei dirigenti mi hanno detto che la mano di Suarez era quella di Dio e della vergine Maria". Il ct dell'Uruguay dopo il match contro il Ghana.
MILOVAN RAJEVAC "Ora Suarez è visto come un eroe nel suo Paese, sarà contento. Per quanto mi riguarda è tutto tranne che un eroe, è un truffatore. Altro che 'mano di Dio', la sua è stata più che altro la 'mano del diavolo'. Il ct del Ghana dopo l'eliminazione per mano dell'Uruguay.
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