LANCIANO. Difficilmente poteva andare peggio ai padroni di casa: il Lanciano è costretto ad arrendersi a un Foggia decisamente più forte e più in forma, spreca a pochi minuti dal termine il rigore che potrebbe dare senso a un ipotetico arrembaggio finale, colleziona un bel tris di squalifiche in vista del prossimo proibitivo impegno ad Avellino.
I pugliesi tornano a casa con tre punti ampiamente meritati. La squadra di Camplone, penalizzata da una serie di assenze, poco o nulla è stata in grado di fare per opporsi alla quarta forza del campionato. Il tecnico, costretto a rinunciare a Christian Conti, sceglie Gimelli per far compagnia a Molinari al centro della difesa, e Pagliarini come punta centrale al posto di Ubeda. Rispetto a Teramo, siede in panchina anche Andrea Conti, sostituito da Improta.
Nei primi minuti la partita è cattiva: da un lato e dall’altro la fanno da padrone nervosismo ed entrate ai limiti del regolamento. Il Foggia schiaccia subito il Lanciano nella propria metà campo. Cross di Cardinale e incursioni di Shala danno l’impressione che il gol possa arrivare da un momento all’altro. Al 15’ lo segna Mastronunzio, ma Gallione annulla perché Rufolo segnala un fallo su Gimelli.
Al 27’ Giordano e Salgado fanno il comodo loro in area di rigore. Il cileno offre un passaggio filtrante a Giordano, sul quale Maurantonio esce a valanga; il centrocampista dauno riprende la palla e crossa per Salgado, che di testa non inquadra la porta. Un minuto Improta, defilato sulla sinistra, risponde con un tiro che sfiora il primo palo.
Alla mezz’ora il Foggia passa. Leone perde palla a centrocampo, ne approfitta Shala che si invola sulla destra, prende in controtempo Molinari, arriva sul fondo e serve Salgado: per lui è un gioco da ragazzi infilare Maurontonio dall’altezza del dischetto.
Gli ospiti dopo il vantaggio abbassano un po’ il ritmo. Al 37’ La Camera entra in area e il suo traversone invitante viene lisciato da Marruocco, ma nessuno è pronto a mettere la palla in rete. Al 42’ calcio piazzato di La Camera a pochi metri dalla bandierina, Leone anticipa tutti di testa ma fa la barba al palo.
Dopo l’intervallo il Foggia resta padrone del campo, e prima e dopo il raddoppio è lungo l’elenco delle occasioni da rete dei pugliesi. Rigore sbagliato a parte, il Lanciano si vede solo al 49’ quando Improta, uno dei pochi a salvarsi nel naufragio generale della squadra di Camplone, offre un assit prezioso a Pagliarini, che trova Marruocco pronto.
Poi è quasi solo Foggia. Al 52’ Pecchia sfiora d’un soffio il raddoppio: la sua spaccata che intercetta un’inzuccata fuori bersaglio di Mastronunzio non centra la porta. Al 56’ Maurantonio respinge in angolo un tiro di Mastronunzio.
Nell’ultima mezz’ora il Lanciano si ritrova in dieci. Pagliarini termina una prestazione poco eccellente facendosi espellere per un pestone rifilato a Moi. Camplone lascia in avanti La Camera e Improta, per poi tornare al tridente a un quarto d’ora dalla fine, quando Ubeda prende il posto di Angeletti. I cambi non incidono positivamente: né l’ingresso del cileno, né quelli di Scrò e Andrea Conti per Mariscoli e La Camera.
La musica è sempre la stessa: il Foggia continua a sfiorare continuamente il raddoppio . Al 62’ prima Mastronunzio di testa manda fuori, e subito dopo Maurantonio blocca una conclusione di Shala. Al 67’ e al 71’ due cross di Colombaretti dalla sinistra portano due volte vicino alla rete il solito Mastronunzio, e alla mezz’ora è ancora l’estremo difensore frentano a opporsi a Shala.
È il centrocampista albanese, a tratti imprendibile, a innescare lo 0-2: vince un paio di rimpalli in area e serve Mastronunzio solo davanti alla porta: per l’attaccante spingere la palla in rete è quasi una formalità.
A una manciata di minuti dal termine Ubeda prima guadagna e poi spreca il rigore che quantomeno potrebbe permettere ai padroni di casa l’assalto finale alla ricerca dell’insperato pari. Ma l’Uomo ragno dal dischetto purtroppo esalta l’ex portiere del Chieti (guarda il video). In zona Cesarini il Foggia sfiora il tris in un paio di occasioni: prima Salgado, servito da Princivalli grazia Maurantonio, poi il portiere frentano blocca una conclusione dello stesso Princivalli.
Finisce quindi senza gloria per i padroni di casa. Ad Avellino, oltre a Pagliarini espulso, non ci saranno Leone e Carboni, che erano diffidati e sono stati ammoniti. Al Ravenna manca un punto per assicurarsi la serie B, mentre gli irpini sono chiamati a difendere il secondo posto.
A questo punto il Lanciano si giocherà verosimilmente la salvezza nell’ultima giornata in casa, contro una Juve Stabia che ormai non ha più nulla da chiedere al campionato.
I TABELLINI:LANCIANO 0: Maurantonio, Mariscoli (dal 67' Scrò), Angeletti (dal 76' Ubeda), Sacilotto, Molinari, Gimelli, La Camera (dall'83' A. Conti), Leone, Pagliarini, Carboni,
Improta
In panchina: Guarna, Figueroa, Curciani e Vidallé. Allenatore: Camplone
FOGGIA 2: Marruocco, D'Alterio, Moi, Cardinale (dall'83' Princivalli), Pagliarulo, Shala, Pecchia, Giordano (dal 67' Ingrosso), Mastronunzio (dall'85' Mounard), Salgado, Colombaretti
In panchina: Castelli, Zaccanti, Panarelli e Chiaretti. Allenatore: D'Adderio
Reti di Salgado al 30' e Mastronunzio al 77'. Arbitro Gallione di alessandria con i segnalinee Petti di Nocera Inferiore e Rufolo di Potenza. Espulso Pagliarini al 59' per scorrettezza a gioco fermo. Ammoniti Leone, Carboni e Gimelli nel Lanciano; Cardinale, Moi, Marruocco, Pagliarulo nel Foggia. Spettatori circa 2.500 con larga rappresentanza ospite. Angoli 4 a 2 per il Foggia. Recupero 2' nel primo tempo e 4' nel secondo
Fonte:
www.lanciano.it